Inquadramento geologico del supramonte di Baunei

Inquadramento geologico del supramonte di Baunei

I Supramontes, in cui sopratutto in periodo estivo organizziamo le nostre uscite, sono costituiti da un vasto complesso carbonatico che si sviluppa su una superficie di circa 350 kmq, nei territori dei comuni di Oliena, Dorgali, Baunei, Urzulei e Orgosolo.

L’intero territorio è scarsamente antropizzato. Le vie di comunicazione sono poco numerose e percorribili con difficoltà. Il tutto è testimoniato dal fatto che gli unici edifici preservati nel territorio siano le antiche capanne dei pastori sardi, chiamate cuiles, edifici isolati fatti di pietra e legno che per secoli sono stati i rifugi dei pastori, dove venivano allevati capre, mucche e maiali.

Inquadramento geologico del supramonte di Baunei

Il territorio del comune di Baunei presenta una molteplicità di terreni appartenenti ad ere geologiche diverse.
Dal basso verso l’alto si susseguono i terreni Paleozoici, Mesozoici e Quaternari per un arco di tempo di 635 Ma.

Paleozoico 541 a 252,15 Ma.

Mesozoico – 252,15 (circa) a 66,0 Ma

Quaternario – 2.58 Ma ad oggi

Il basamento più antico, quello Paleozoico, è costituito da rocce di origine vulcanica e rocce sedimentarie. Questi strati rocciosi sono stati pesantemente trasformati durante la fase chiamata Orogenesi Ercinica, avvenuta nel Carbonifero, in un periodo compreso tra i 380 e i 280 Ma fa.
L’orogenesi è il processo che porta, tramite compressioni e distensioni della crosta terrestre, alla formazione delle catene montuose. l’orogenesi Ercinica in particolare ha formato le montagne europee.

Sul basamento paleozoico si appoggiano le formazioni carbonatiche del Mesozoico e su queste si trovano le formazioni basaltiche attribuibili ad un periodo che va dal Pliocene al Pleistocene (da 5.3 Ma a 11.700 anni fa).

Il Paleozoico

Il Paleozoico è presente con tre diversi complessi:

  • Complesso silico-clastico attribuibile al Cambro-Ordoviciano
  • Complesso granitoide del Carbonifero-Permiano
  • Complesso delle vulcaniti Permiane

Il complesso silico-clastico del Cambro-Ordoviciano (542-444 Ma) è costituito da diversi strati di rocce metamorfiche che presentano intrusioni dovute alla risalita di magma durante l’orogenesi ercinica.

Le rocce metamorfiche generate da rocce originarie di vario tipo che, a causa di elevati livelli di pressione e temperatura, all’interno della crosta terrestre cambiano struttura cristallina.

Il complesso granitoide è costituito da graniti che intrudono le rocce metamorfiche silico-clastiche del periodo precedente.

In ultimo abbiamo le vulcaniti permiane, costituite da alternanza di tufi e ignimbriti (rocce chiamate piroclastiche, le rocce che generalmente si formano da ceneri eruttate da un vulcano di tipo esplosivo, come la nube ardente che ha spazzato via Pompei per intenderci) alla fine della fase orogenetica.
Per esempio le rocce rosse di Arbatax sono di porfido rosso, una tipologia di ignimbrite.

Il Mesozoico

Le rocce del Mesozoico occupano gran parte del territorio di Baunei.
Si tratta di un enorme blocco calcareo-dolomitico spesso circa 700 mt che poggia direttamente sul basamento paleozoico.

Il Calcare è una roccia sedimentaria generalmente di origine organica.
I gusci di moltissimi organismi e micro-organismi sono fatti di calcite che depositandosi sul fondo e compattandosi danno origine al calcare.

Alla base del complesso calcareo si trovano degli strati di conglomerati misti con ciottoli granitici, calcarei , arenarie e marne cementate da calcite.
Questo è indice di un ambiente di sedimentazione vario, da lacustre a litoraneo.
Man mano che il livello del mare sale, troviamo troviamo la dolomia formatasi in ambiente di scogliera (acque poco profonde) non stratificata, quindi i calcari stratificati di probabile origine lacustre. Compaiono qui i primi fossili.
I calcari organogeni, sempre di ambiente di scogliera, son quelli che più vengono interessati dal carsismo, con la formazione di inghiottitoi, doline, campi solcati e hanno una quasi totale assenza di scorrimento d’acqua superficiale.

I Basalti

A partire da circa 5 Ma la Sardegna è stata interessata da un nuovo ciclo vulcanico che andrà avanti con intensità variabile fino a circa 200.000 anni fa.
Si tratta di effusioni che poggiano direttamente sul calcare e si sviluppano su valli di origine tettonica distensiva come la valle di Golgo che ha direzione N-S.
L’età di questi basalti dovrebbe aggirarsi sui 3,9-2,1 Ma.

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